Il filosofo e anarchico statunitense Noam Chomsky ci racconta la metafora della Rana BOLLITA.
“Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.” Tratto dal libro “Media e Potere” di Noam Chomsky
Il principio della rana bollita ci racconta che quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta, tanto da diventare impercettibile, sfugge alla coscienza e non suscita, per la maggior parte di NOI, nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta. La raffica di informazioni da parte dei media allunga progressivamente quel brodo in cui nuotiamo, facendo perdere di vista il nostro reale BENESSERE ed illudendoci di navigare nella cosiddetta COMFORT ZONE.
Il CAMBIAMENTO nasce dall’ATTENZIONE e dalla CONSAPEVOLEZZA. Bisogna saltare per non scottarsi! Oggi, più di ieri, il cambiamento è già in atto, a prescindere dalla nostra azione. Possiamo scegliere di seguire la processione, mancando di scorgere il Santo in testa, oppure possiamo rompere i ranghi e fare LA NOSTRA SCELTA, assicurandoci di nuotare ogni giorno nell’acqua fresca!